ANDREA ARMAGNI

1990.

Le “Mappe mentali” sono paesaggi lavorati con gesso e grafite. Grandi tele che rappresentano: mari, monti e pianure verdeggianti che unite formano un ipotetico globo geografico inalterato. Successivamente produco una serie dedicata sempre alle Mappe mentali che chiamo “Rilievi”

Ipotetico globo geografico (insieme)​


"Rilievi"

Superficie emotiva

Insieme di alture (V)

Presenze curiose sui rilievi

Uscire dalle correnti

Paesaggio musicale per strumenti apizzico

Guizzi gioiosi in limpida atmosfera

Stelle prive di luce sorvolate da frammenti luminosi

Nascita di un equilibrio superficiale

l'albero si trasforma in fiume, il mare è testimone

C'è qualcosa di mio in superficie

LA COMPOSIZIONE CONSISTE NEL METTERE INSIEME FORME, COLORE E DISEGNO. VENGONO SCELTE DA UNA NECESSITA' INTERIORE E FORMANO UN TUTTO CHE SI CHIAMA QUADRO
W. Kandinsky

In grado di sospendersi la vita
In grado di vedere

Scelgo fotografie selezionate sui giornali per arrivare alla pittura. Traduco immagini in segni, lineamenti e forme colorate, mantenendo le caratteristiche iniziali. Questa traduzione visiva prende il nome di “FOTOMORFOSI”.

Una rassegna sommaria che caratterizza la mia ricerca. Un effetto fluttuante, una dominante curiosa legata alla trasparenza della materia, la volontà di lasciare un segno. Siamo di fronte ad un’espressione artistica che non fa parte di correnti riconosciute: ciò può essere sinonimo di originalità? Segni che si corteggiano, stesure di colore che non si affannano ma scivolano sulla tela, sottili giochi di forze generatrici in evoluzione e crescita. Tutto è dovuto alla mia essenzialità visiva.

MI RITENGO QUALCUNO ALLA RICERCA DI NUOVE RISPOSTE CHE IN QUALCHE MODO ATTRAVERSANO QUESTO MONDO.
I. Miyake

"Sistema solare"

Pittura su carta

L'ARTE E' UNA FORMA DI VITA.
R. Wollheim